in questi giorni tutti noi saremo "invasi" da brochure, depliant di ogni genere e formato con i programmi elettorali di coloro che prenderanno parte a questa campagna elettorale.
Chi mi conosce sa bene che sono una persona pragmatica e, sinceramente, credo sia impossibile racchiudere in un programma elettorale tutti i desideri, i sogni e le iniziative per poter risolvere i problemi di una città.
Ritengo che sia più importante far comprendere l'approccio che si vuole dare per lo sviluppo della città e la risoluzione dei problemi piuttosto che stilare elenchi di promesse che non sempre possono essere mantenute.
Non agisce in completa onestà chi dice di sapere già tutto perché la collaborazione, lo scambio di visioni e l'invenzione di soluzioni non hanno limiti, e l'ho imparato da Voi che, in questi anni, mi avete contattato per portare alla mia attenzione tanti problemi, sia piccoli che grandi, perché la città si gestisce anche giorno per giorno, ascoltando quotidianamente tutti, dai più giovani ai non più giovani.
Per questi motivo preferisco parlarvi di alcune "tematiche aperte", in attesa di aggiunte, precisazioni, aggiornamenti, questioni nuove che magari ancora non sono note. Le cose si fanno insieme, da soli non si cambia.
IL LAVORO
L'argomento è molto delicato e spesso se ne parla a sproposito ma, come tutte le cose, se non lo provi sulla tua pelle non puoi capire... quanti colloqui, quanti curriculum inviati senza neanche una risposta? Tanti di noi si trovano a combattere quotidianamente per trovare un minimo di stabilità.
Il tessuto economico di Gorizia, in questi anni, ha perso posti di lavoro sia per la chiusura di tante piccole e medie realtà produttive, sia per il blocco delle assunzioni. Ma non per questo la popolazione necessita di meno servizi. Bisogna quindi invertire la tendenza altrimenti si mette a rischio la qualità della vita, la famiglia stessa.
Fatta questa premessa, va detto che il Comune non può risolvere direttamente il problema del lavoro. Deve però favorire tutti quei settori che possono offrire occupazione: zona artigianale, edilizia, agricoltura, turismo e servizi.
Alcune idee per raggiungere questo obiettivo:
- Utilizzare al meglio il GECT (Gruppo Europeo di Collaborazione Territoriale), nuovo strumento transfrontaliero per rapportarci direttamente all'Unione Europea al fine di ottenere attenzione e finanziamenti per i progetti di sviluppo dell'area di confine. Finanziamenti=infrastrutture=lavoro.
- Sviluppo del Polo Aeronautico che sta nascendo con l'insediamento della Pipistrel ed altre realtà imprenditoriali legate a questo settore. Le previsioni parlano di circa 200 nuovi posti di lavoro: sarà utile creare una sinergia con le Università e con i Consorzi di ricerca e sviluppo interessati, sia nazionali che internazionali.
- Istituire l'Assessorato al Lavoro, che si ponga come obiettivo la ricerca permanente di ogni possibile opportunità di sbocco lavorativo per i disoccupati, compresa la possibilità di sostenere la creazione di nuove professionalità.
LA FAMIGLIA
La famiglia è il centro del nostro vivere quotidiano, fulcro fondamentale della nostra società, condizione per l'equilibrio e l'integrazione delle persone. Il sostegno alla famiglia è uno dei punti più importanti e va portato avanti con determinazione.
Senza favorire la formazione di un reddito è difficile mettersi nelle condizioni di creare una famiglia e diventa quindi facile usare slogan tipo "create una famiglia". L'obiettivo è quello di sostenere la famiglia nelle sue funzioni vitali: legame di coppia, crescita ed educazione dei figli, convivenza con gli anziani, sostegno ai componenti più deboli.
Alcune idee per raggiungere questo obiettivo:
La famiglia è il centro del nostro vivere quotidiano, fulcro fondamentale della nostra società, condizione per l'equilibrio e l'integrazione delle persone. Il sostegno alla famiglia è uno dei punti più importanti e va portato avanti con determinazione.
Senza favorire la formazione di un reddito è difficile mettersi nelle condizioni di creare una famiglia e diventa quindi facile usare slogan tipo "create una famiglia". L'obiettivo è quello di sostenere la famiglia nelle sue funzioni vitali: legame di coppia, crescita ed educazione dei figli, convivenza con gli anziani, sostegno ai componenti più deboli.
Alcune idee per raggiungere questo obiettivo:
- Incentivare agevolazioni fiscali a sostegno delle famiglie monoreddito e di quelle che scelgono di assistere i propri anziani e diversamente abili in casa.
- Ottimizzare la proposta degli asili nido e delle scuole dell'infanzia per far fronte alle reali necessità della famiglia, favorendo il "tempo pieno" e un'offerta anche nei periodi estivi affinché i genitori impegnati nel lavoro non debbano rinunciare o ridurre le proprie attività.
- Eliminare ogni forma di emarginazione attraverso la lotta contro il disagio sociale ed attenuare il fenomeno delle nuove povertà.
- Migliorare la gestione delle strutture residenziali per anziani affinché il rapporto disponibilità posti/richieste di accoglimento possa trovare un giusto equilibrio che riduca al minimo il disagio.
LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO
Abbiamo la fortuna di vivere in una bella città, ma spesso non ne abbiamo la consapevolezza. Sta a tutti noi promuoverne la conoscenza per apprezzarla di più e valorizzarla. Nel nostro piccolo abbiamo delle unicità come il Castello, Villa Coronini con il suo splendido parco, i Musei Provinciali... solo per citarne alcune. Dobbiamo continuare l'opera di recupero e rendere fruibile quanto già fatto o in corso di completamento.
Alcune idee per raggiungere questo obiettivo:
- Valutare l'opportunità di inserire Gorizia in un circuito di turismo culturale e lavorare per ottenere la Bandiera Arancione, qualifica che il Touring Club Italiano assegna ai Comuni in base a rigorosi parametri turistici ed ambientali, così da essere inseriti in un circuito di promozione nazionale.
- Mettere "in rete" il patrimonio artistico e storico, creare un "percorso virtuale" che potrebbe diventare un utile strumento di promozione della città e delle sue peculiarità che oggi sono in parte sconosciute o dimenticate. Questo si potrebbe ripercuotere in maniera positiva sulle attività commerciali dell'intera area, che a loro volta potrebbero promuovere in sinergia attiva di supporto.
- Valorizzare non solo a parole ma in maniera concreta ed efficace i percorsi della Grande Guerra. Possiamo scoprire i campi di battaglia attraverso molti luoghi della memoria e diversi suggestivi percorsi: Museo all'aperto del Monte Calvario e del Monte Sabotino, Museo della Grande Guerra di Borgo Castello, per non dimenticare le mostre organizzate dalle diverse Associazioni Culturali presenti sul territorio, che cercano di salvaguardare la memoria storica, con particolare riguardo ai conflitti del Novecento e alle genti coinvolte. Non dobbiamo dimenticare che nel 2014 ci saranno le iniziative a livello nazionale per il Centenario delle vicende della Prima Guerra Mondiale: sarebbe l'occasione per poter realizzare tutto questo. Vorrei ringraziare un mio amico per i preziosi consigli e suggerimenti.
- Un'altra idea, che mi è stata suggerita dal mio amico Enrico, che ringrazio, appassionato di storia della Prima e Seconda Guerra Mondiale, è quella di valorizzare la storia dell'Aeroporto Duca D'Aosta prendendo spunto dalle manifestazioni aeree che vengono organizzate dal Regno Unito ed in altre parti d'Europa e che richiamano migliaia di turisti. Ad esempio lo Shuttleworth Summer Air Display è una manifestazione aerea annuale di aerei d'epoca appartenenti all'omonima collezione Shuttleworth, composta esclusivamente da aerei d'epoca, militari e civili, perfettamente in grado di volare. In Belgio, nelle Fiandre Occidentali, il Diest Aero Club organizza una manifestazione denominata "International Old Timer Fly-in" presso la superficie aerea di Schaffen-Diest. Centinaia di aerei d'epoca provenienti da tutta Europa si riuniscono in questo air-show dal sapore antico. Le Associazioni, insieme alle istituzioni, potrebbero iniziare a sviluppare un'ipotesi progettuale da realizzare nel medio e lungo periodo. Se lo fanno negli altri paese, perché non ci proviamo anche noi?